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Carlo Maria Martini

Oltre ad essere stato un uomo di cultura teologica fu anche uomo del dialogo tra le religioni, a cominciare dall'ebraismo, i cui fedeli amava definire “fratelli maggiori”. Fu soprannominato "cardinale del dialogo".

Ultima modifica 26 novembre 2024

Nato 15 febbraio 1927, Torino. Ordinato presbitero 13 luglio 1952 dal cardinale Maurilio Fossati nella Chiesa di Sant'Antonio di Chieri, nominato arcivescovo di Milano 29 dicembre 1979 da papa Giovanni Paolo.
Consacrato arcivescovo 6 gennaio 1980 e cardinale il 2 febbraio 1983 da papa Giovanni Paolo II.
Deceduto 31 agosto 2012 (85 anni) a Gallarate.
E' stato un cardinale, arcivescovo cattolico, teologo, biblista, docente e rettore italiano. Esegeta oltre che biblista, è stato arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002.
Oltre ad essere stato un uomo di cultura teologica fu anche uomo del dialogo tra le religioni, a cominciare dall'ebraismo, i cui fedeli amava definire “fratelli maggiori”. Fu soprannominato "cardinale del dialogo".

Incarichi ricoperti

  • Rettore del Pontificio Istituto Biblico (1969-1978)
  • Rettore della Pontificia Università Gregoriana (1978-1979)
  • Arcivescovo metropolita di Milano (1979-2002)
  • Gran cancelliere della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale (1979-2002)
  • Cardinale presbitero di Santa Cecilia (1983-2012)
  • Presidente del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d'Europa (1986-1993)

Biografia

Carlo Maria Martini nacque a Torino il 15 febbraio 1927, da Leonardo Martini, un ingegnere torinese originario di Orbassano (dove si recò come sfollato in tempo di guerra) e da Olga Maggia. Venne battezzato una settimana dopo la nascita nella parrocchia Immacolata Concezione di Borgo San Donato, il quartiere dove trascorse anche l'infanzia e l'adolescenza. Sviluppò sin da giovanissimo interessi biblici
Nel 1944 all'età di 17 anni entrò nella Compagnia di Gesù presso la casa religiosa dei gesuiti di Cuneo. Compì gli studi presso l'Istituto Sociale di Torino e ricevette l'ordine sacro il 13 luglio 1952 a Chieri nella Chiesa di Sant'Antonio dal cardinale Maurilio Fossati, arcivescovo di Torino.
Conseguì il dottorato in teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana nel 1958, con una tesi dal titolo Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti. 
Nel 1959 compie il suo primo viaggio in Terra Santa visitando luoghi archeologici come studioso. 
Nel 1964 cura una nuova edizione del Nuovo Testamento in greco e latino. Dopo aver insegnato nella Facoltà teologica di Chieri, tornò a Roma e, nel 1966, si laureò in Sacra Scrittura summa cum laude al Pontificio Istituto Biblico con l'importante tesi "Il problema della recensionalità del codice B alla luce del papiro Bodmer XIV", pubblicata nello stesso anno. Proseguì gli studi in Sacra Scrittura sempre presso il Pontificio Istituto Biblico, dove nel 1962 gli venne assegnata la cattedra di critica testuale e il 29 settembre 1969 venne nominato rettore, incarico che manterrà fino al 1978. Come rettore compie numerose visite a Gerusalemme, diviene amico di Shemaryahu Talmon, rettore dell'università ebraica di Gerusalemme, con cui instaura una serie di rapporti e collaborazioni, arrivando a un programma di scambi interculturali in cui gli studenti italiani (in prevalenza religiosi e religiose) avrebbero potuto frequentare un semestre di studi nell'università di Gerusalemme, per meglio conoscere il mondo e la cultura ebraica, programma ancora dopo 30 anni della sua nascita.
Nello stesso periodo diventa uno dei cinque studiosi riuniti in un comitato internazionale incaricato di curare una nuova edizione critica del Nuovo testamento greco, Martini è l'unica componente cattolica e l'unica italiana del comitato costituito da studiosi di diverse confessioni cristiane. 
Dal 1974 al 1980 ha fatto parte della Pontificia commissione biblica internazionale. Il 18 luglio 1978 Papa Paolo VI lo nominò magnifico rettore della Pontificia Università Gregoriana succedendo al gesuita canadese Hervé Carrier. Nella Quaresima dello stesso anno inoltre era stato invitato dal Papa a predicare il ritiro annuale in Vaticano. 
Nominato arcivescovo di Milano il 29 dicembre 1979 da Papa Giovanni Paolo II, venne da lui consacrato nella basilica di San Pietro il 6 gennaio successivo. Il 10 febbraio 1980 fece l'ingresso a piedi nella diocesi ambrosiana, dicendo "Vengo da lontano, come Paolo, con titubanza", succedendo al cardinale Giovanni Colombo. 
Il 2 febbraio 1983, Papa Giovanni Paolo II lo creò cardinale con il titolo di Santa Cecilia. In uno dei suoi primi atti come cardinale Martini, con l'intermediazione del cappellano don Melesi visitò il gruppo di terroristi detenuti nel carcere milanese di San Vittore iniziando un dialogo con coloro che intendevano dissociarsi o pentirsi della loro scelta.  Sempre nel 1983 fu scelto come interlocutore dai militanti di Prima Linea in una "conferenza di organizzazione" che si tenne nel carcere Le Vallette di Torino, dove erano concentrati la gran parte degli imputati del "maxiprocesso" che era in corso contro l'organizzazione, che decisero di far consegnare proprio all'arcivescovo Carlo Maria Martini le armi ancora in disponibilità dei piellini rimasti liberi. Il 13 giugno 1984 uno sconosciuto si presentò nell'arcivescovado di Milano al segretario di Martini e abbandonò sul tavolo tre borse da tennis contenenti le ultime armi dell'organizzazione terroristica,  tra cui due AK-47 Kalashnikov, mitra, pistole, munizioni e bombe per bazooka; la consegna delle armi venne preannunciata a Martini da Ernesto Balducchi, leader dei Comitati Comunisti Rivoluzionari e sotto processo al tempo, con una lettera speditagli il 14 maggio.

Nell'agosto del medesimo anno battezzò, a seguito di una richiesta avuta durante la visita natalizia in carcere, due gemelli nati da Giulia Borelli e Enrico Galmozzi, membri di Prima Linea, provocando malumori e proteste in alcuni circoli cattolici e Sergio Lenci, una delle vittime di questi terroristi, spedì una lettera aperta di protesta al quotidiano la Repubblica. Di fronte alle numerose critiche ricevute Martini spiegò la sua opera in un articolo pubblicato in settembre su La Civiltà Cattolica spiegando che il rinnovamento della società deve passare per il rinnovamento dell'uomo e che la Chiesa deve facilitare ciò dando il benvenuto ad ogni manifestazione di buona volontà, incluse quelle provenienti dalle carceri.
Nel 1986 divenne presidente del Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d'Europa, carica che manterrà fino al 1993. Nel 1987 avviò nell'arcidiocesi l'iniziativa, conclusasi nel 2002, della Cattedra dei non credenti, occasione di incontro e di dialogo tra cristiani e non credenti, rivolta nelle intenzioni di Martini a tutti i "pensanti" senza distinzione di credo.
Nel tradizionale Discorso alla Città del giorno di Sant'Ambrogio del 1990 stupì tutti i presenti dedicando tutto l'intervento al tema civile e spirituale del rapporto tra "i milanesi e l'Islam". Raccomandò alla comunità civile in vista di una necessaria "integrabilità" di trasmettere con forza ai nuovi venuti la consapevolezza di non potersi appellare ai principi della legge islamica per ottenere spazi e prerogative giuridiche specifiche in un regime di laicità, sollecitando l'accoglienza e il dialogo.
Nel 1993, Helmut Kohl fu invitato da Mino Martinazzoli e Pierluigi Castagnetti in Italia. Il cancelliere pose come condizione una cena in arcivescovado, durante la quale Kohl e Martini parlarono tutto il tempo di teologia, non di politica, e in tedesco. Il cancelliere tedesco rimase affascinato dal cardinale italiano tanto che considerava Martini un cardinale seriamente papabile e uno dei pastori più consapevoli e attrezzati per affrontarne l'enorme portata.
Massimo propulsore dell'ecumenismo tra le varie Chiese e confessioni cristiane da parte cattolica, sollecitò a Milano la fondazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese Cristiane. Al contempo promosse in maniera coraggiosa rispetto al magistero il dialogo tra cristianesimo ed ebraismo, segnando in materia una svolta non solo a Milano e in Italia, ma in Europa e in Occidente; in questo campo trovò la piena collaborazione e adesione da parte di intellettuali come Paolo De Benedetti e il Rabbino Capo di Milano, Giuseppe Laras. 
Nell'ottobre del 1999 partecipò come membro al sinodo dei vescovi europei. Proprio a questo sinodo evocò “il sogno di una Chiesa giovane” e propose la creazione di un nuovo concilio per discutere sui problemi più spinosi, tra cui la posizione delle donne nella società e nella Chiesa, la questione della sessualità e la partecipazione dei laici nella disciplina cattolica del matrimonio. 
L'11 luglio 2002 vennero accettate dal Papa le dimissioni per sopraggiunti limiti di età, presentate secondo le norme del Codice di diritto canonico al compimento dei 75 anni. 
Dal 2002 al 2007 il cardinale Martini visse prevalentemente a Gerusalemme, dove riprese gli studi biblici: a 75 anni ha ritradotto il papiro Bodmer, uno dei più antichi manoscritti biblici a noi pervenuti, contenente la Prima e la Seconda lettera di Pietro. Sono stati, poi, anni di preghiera intensa per la pace, nel periodo più duro della Seconda intifada. In questi anni, ogni sera, dopo la messa che celebrava al Pontificio Istituto Biblico, la residenza dei gesuiti, incontrava personalmente molti pellegrini. 
In quanto cardinale elettore, partecipò al conclave del 2005 che elesse Papa il cardinale Joseph Ratzinger, con il nome di Benedetto XVI. In tale occasione, venne indicato dai media come uno dei papabili, sostenuto "dall'ala progressista" del collegio cardinalizio. Secondo un resoconto di quel conclave fornito da un cardinale anonimo e raccolto dal vaticanista Lucio Brunelli, il cardinal Martini tuttavia avrebbe ottenuto meno consensi del previsto e il duello sarebbe stato tra Ratzinger e Bergoglio. Per ricordare gli anni da lui trascorsi a Gerusalemme e per il suo impegno per il dialogo con il mondo ebraico, sulle sponde del Lago di Tiberiade, è sorta una foresta a lui dedicata, inaugurata a giugno 2013.

Nel 2008, dopo 6 anni a Gerusalemme, rientrò in Italia  si stabilì presso l'Aloisianum, la casa dei gesuiti a Gallarate dove aveva studiato da giovane, per curare la malattia di Parkinson da cui fu affetto per 16 anni e che rapidamente lo costrinse al silenzio e all'immobilità.  
Negli ultimi anni le sue visite e i suoi impegni erano diminuiti per l'impossibilità di comunicare agevolmente: per parlare era infatti costretto a far ricorso a un piccolo amplificatore e all'aiuto dei collaboratori. Nonostante la malattia non ha fatto mai mancare i suoi interventi sui media toccando temi attualissimi e spesso discordando con quelli del Vaticano. Dal 2009 al 2012 il cardinale curò con cadenza mensile una rubrica dedicata alla fede sul quotidiano italiano Corriere della Sera, rispondendo alle domande poste dai lettori. 
A maggio 2012, l'amico rabbino Giuseppe Laras, recatosi a salutare il cardinale, si congedò prendendogli tra le mani la testa e recitando in ebraico la benedizione sacerdotale; al termine, Martini raccolse le forze e benedisse nello stesso modo il rabbino. Da metà agosto 2012 il cardinal Martini non fu più in grado di deglutire i cibi, ma rifiutò l'accanimento terapeutico. Il 30 agosto il cardinale Angelo Scola, suo successore all'arcidiocesi di Milano, rese pubblico l'aggravarsi delle condizioni di salute di Martini e invitò a pregare per lui.
La morte sopraggiunse l'indomani alle 15.45.

Il pensiero
Il pensiero del cardinale Martini fu sempre caratterizzato dal primato dato alla Parola di Dio, tanto nella sua dimensione contemplativa e orante quanto nella sua capacità di confrontarsi e dialogare con le esigenze e i problemi della vita quotidiana. Per questo, durante gli anni del suo mandato trattò a fondo anche i temi del lavoro, della giustizia, della solidarietà, della tolleranza, della nascita, del fine vita e dell'omosessualità. Fu uno dei principali sostenitori della necessità della Chiesa Cattolica di dialogare con le altre religioni e con i non credenti.

Le opere
Gli scritti di Martini sono numerosissimi: spaziano dalle ricerche biblico-esegetiche, alla pubblicazione di conferenze e relazioni a convegni, agli scritti pastorali, alla trascrizione di meditazioni tenute in occasione di ritiri ed esercizi spirituali. È l'unico porporato italiano a cui è stato dedicato un Meridiano da parte della casa editrice Mondadori.

  • Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti, Roma, Libreria Editrice dell'Universita Gregoriana, 1959.
  • Poesie, Milano, U. Mursia A.P.E. Coricelli, 1961.
  • Il Vangelo di S. Giovanni. Problemi generali di introduzione e di teologia, con Mauro Laconi, Treviso, Editrice Trevigiana, 1962.
  • Il messaggio della salvezza. Corso completo di studi biblici, I, Introduzione generale, con Piero Bonatti, Torino-Leumann, Elle Di Ci, 1964.
  • Atti degli apostoli, a cura di e con Nereo Venturini, Venezia, Missioni, 1965.
  • Il problema della recensionalità del codice B alla luce del papiro Bodmer XIV, Roma, Pontificio Istituto Biblico, 1966.
  • Gli esegeti del tempo di Galileo, in Nel quarto centenario della nascita di Galileo Galilei, Milano, Vita e Pensiero, 1966.
  • I Vangeli. Storia o leggenda?, Roma, AVE, 1968.
  • Se non vi manterrete fedeli non resterete salvi, in Il cristiano e la vita di fede, Roma, AVE, 1970.
  • Farsi prossimo. La carità, oggi nella nostra società e nella Chiesa, Milano, Centro Ambrosiano di Documentazione e Studi religiosi, 1975.
  • L'itinerario spirituale dei dodici nel Vangelo di Marco, Roma, Centrum Ignatianum Spiritualitatis, 1976.
  • Gli esercizi ignaziani alla luce di S. Giovanni, Roma, Centrum Ignatianum Spiritualitatis, 1976.
  • Gli esercizi ignaziani alla luce di S. Matteo, Cagliari, Società poligrafica sarda, 1977.
  • Gli esercizi spirituali di S. Ignazio alla luce di S. Luca, Roma, Stella matutina, 1977.
  • Riflessioni pastorali sul giorno del Signore, con altri, Leumann, Elle Di Ci, 1977.
  • Vita di Mosè, vita di Gesù, esistenza pasquale, Roma, Centrum Ignatianum Spiritualitatis, 1979.
  • La dimensione contemplativa della vita. Lettera al clero e ai fedeli dell'Archidiocesi ambrosiana per l'anno pastorale 1980/81, Milano, Centro Ambrosiano documentazione e studi religiosi, 1980.
  • L'evangelizzatore in San Luca. Meditazioni, Milano, Ancora, 1980.
  • Il nostro cammino sacerdotale. Lettera dell'Arcivescovo al clero per il giovedì santo 1980. "Dalla coscienza battesimale alla coscienza presbiteriale", Milano, Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi, 1980.
  • La parola di Dio alle origini della Chiesa, Roma, Università Gregoriana Editrice, 1980.
  • Parola di Dio e vita quotidiana, Torino, Marietti, 1980. ISBN 88-211-8509-5.
  • Il problema storico della risurrezione negli studi recenti, Roma, Libreria editrice dell'Università Gregoriana, 1980.
  • Il Vangelo secondo Giovanni nell'esperienza degli esercizi spirituali, Roma, Borla, 1980.
  • Il vangelo alle sorgenti. Meditando ad Assisi il Discorso della Montagna, Milano, Ancora, 1990. ISBN 88-7610-332-5
  • Il vino nuovo. Meditazioni per le famiglie, Casale Monferrato, Piemme, 1992. ISBN 88-384-1772-5
  • Il discorso della montagna. Meditazioni, Milano, Mondadori 2006. ISBN 88-04-56158-0
  • Liberi di credere. I giovani verso una fede consapevole, Milano, In dialogo, 2009. ISBN 978-88-8123-546-9
  • Conversazioni notturne a Gerusalemme. Sul rischio della fede, intervista di Georg Sporschill, Milano, Mondadori, 2008. ISBN 978-88-04-58391-2
  • Le ali della libertà. L'uomo in ricerca e la scelta della fede. Meditazioni sulla Lettera ai Romani, Milano, Piemme, 2009. ISBN 978-88-566-0552-5
  • Qualcosa di così personale. Meditazioni sulla preghiera, Milano, Mondadori, 2009. ISBN 978-88-04-59468-0
  • Siamo tutti nella stessa barca (con Luigi Maria Verzé), Milano, Editrice San Raffaele, 2009. ISBN 978-88-86270-90-8
  • Una parola per te, Milano, Editrice San Raffaele, 2010. ISBN 978-88-96603-04-8
  • Ricerca e carità. Due voci a confronto su scienza e solidarietà (con Giulio Giorello), Milano, Editrice San Raffaele, 2010. ISBN 978-88-96603-20-8
  • Le ragioni del credere. Scritti e interventi, a cura di Ferruccio Parazzoli, Marco Garzonio, Damiano Modena e Virginio Pontiggia, Milano, Mondadori, 2011. ISBN 978-88-04-61127-1
  • Il vescovo, Torino, Rosenberg & Sellier, 2011. ISBN 978-88-7885-138-2
  • Parlate con il cuore, Milano, Rizzoli, 2012. ISBN 978-88-17-06084-4
  • Vi porto nel cuore, Alba, Edizioni San Paolo, 2012. ISBN 978-88-215-7679-9
  • Il rischio della fede. Le ragioni del credere, Mondadori, 2013. ISBN 978-88-04-63173-6
  • Vita di Mosè, Rosenberg & Sellier, 2013. ISBN 978-88-7885-192-4
  • Piccolo manuale della speranza, Milano, Giunti Editore, 2012. ISBN 978-88-09-77882-5
  • Io sono voce. Tracce di una vita, Mondadori, 2013. ISBN 978-88-04-63414-0
  • Quando diciamo "Padre Nostro", In Dialogo, 2013. ISBN 978-88-8123-834-7
  • Il Signore ha un futuro per voi, Centro Ambrosiano, 2013. ISBN 978-88-8025-963-3
  • Essere cristiani credibili (con Rowan Williams), Qiqajon, 2013. ISBN 978-88-8227-405-4
  • Parlate con il cuore, Rizzoli, 2013. ISBN 978-88-17-06777-5
  • La forza delle debolezza. La risposta della fede nel tempo della prova, Piemme, 2013. ISBN 978-88-6836-636-0
  • Stella del mattino. Novena a Maria, Edizioni San Paolo, 2013. ISBN 978-88-215-9050-4
  • Chi è Gesù?, Edizioni San Paolo, 2013. ISBN 978-88-215-7678-2
  • Da Betlemme al cuore dell'uomo, Terra Santa, 2013. ISBN 978-88-6240-181-4
  • Il sogno di una vita. Una Chiesa e una città da incontrare e da amare, Centro Ambrosiano, 2013. ISBN 978-88-8025-949-7
  • Verso la luce. Riflessioni sul Natale, Edizioni San Paolo, 2013. ISBN 978-88-215-7977-6
  • La dimensione contemplativa della vita (con Scola Angelo, Squinzi Giorgio, Stercal Claudio, Tarantola Anna Maria), Centro Ambrosiano, 2013. ISBN 978-88-8025-906-0
  • Discepoli del Risorto, Edizioni San Paolo, 2014 ISBN 978-88-215-9157-0
  • Notti e giorni del cuore. Ritrovare fiducia nella vita, In Dialogo, 2014 ISBN 978-88-8123-873-6
  • Affrontare la tempesta con serenità e con forza, Centro Ambrosiano, 2014. ISBN 978-88-8025-932-9
  • Guide in tempi difficili. Profili di grandi maestri dello spirito, Ancora, 2014. ISBN 978-88-514-1332-3
  • Il giardino interiore. Una via per credenti e non credenti, Piemme, 2014. ISBN 978-88-566-3432-7
  • Essere nelle cose del Padre. Il dono della vocazione, Edizioni San Paolo, 2014. ISBN 978-88-215-9311-6
  • L'utopia alla prova di una comunità, Centro Ambrosiano, 2014. ISBN 978-88-6894-004-1
  • Camminate senza stancarvi. Riflessioni sull'avvento, Ancora, 2014. ISBN 978-88-514-1384-2
  • La famiglia alla prova. Parole della sapienza cristiana, Vita e Pensiero, 2015 ISBN 978-88-343-2929-0
  • Il pane del cammino. Riflessioni sull'eucaristia e la carità, Editrice Missionaria Italiana, 2015 ISBN 978-88-307-2238-5
  • Figli di Abramo. Noi e l'Islam, La Scuola, 2015 ISBN 978-88-350-4246-4
  • Quale prete per la Chiesa di oggi. Come essere efficaci annunciatori, Editore In Dialogo, 2015 ISBN 978-88-8123-914-6
  • Chiamò quelli che egli vuole. Bibbia e vocazione, Edizioni San Paolo, 2015. ISBN 978-88-215-9495-3
  • La comunione presbiterale. Omelie delle messe crismali (1980-2002), Ancora, 2015 ISBN 978-88-514-1536-5
  • Con intelligenza e amore. Ricerca e carità (con Giulio Giorello), Longanesi, 2015. ISBN 978-88-304-4240-5
  • Teresa d'Avila maestra di preghiera, Ancora, 2015. ISBN 978-88-514-1555-6
  • Le cattedre dei non credenti, Bompiani, 2015. ISBN 978-88-452-7993-5
  • Questo è solo l'inizio, Editore Terra Santa, 2015 ISBN 978-88-6240-363-4
  • Piccolo manuale della famiglia, Giunti Editore, 2015. ISBN 978-88-09-82028-9
  • I racconti della passione. Meditazioni, Edizioni San Paolo, 2016 ISBN 978-88-215-9773-2
  • Paolo. Nel vivo del ministero, Edizioni San Paolo, 2016. ISBN 978-88-215-9774-9
  • Il Padre Nostro. Non sprecate parole, Edizioni San Paolo, 2016. ISBN 978-88-215-9775-6
  • Sulla tua parola, Edizioni Morcelliana, 2016. ISBN 978-88-372-2949-8

Citazioni

“L’uomo pensante accetta volentieri un orizzonte continuamente mutevole. Non vive di sole certezze, senza porsi dubbi, bensì, stupito e meravigliato, si rimette ogni volta in gioco, facendo delle domande e del dubbio la molla vitale per una ricerca onesta, animata da interrogativi incessanti, nella speranza di una risposta che apra le porte a nuove domande."

"Un tempo avevo sogni sulla Chiesa. Una Chiesa che proceda per la sua strada con umiltà, una Chiesa che non dipenda dai poteri di questo mondo. Sognavo che la diffidenza venisse estirpata. Una Chiesa che dà spazio alle persone capaci di pensare in modo più aperto… Sognavo una Chiesa giovane. Oggi non ho più questi sogni: ho deciso di pregare per la Chiesa."

"Ciascuno di noi è, al tempo stesso, credente e dubbioso, pieno di speranze e disperato, fiducioso in un aldilà e timoroso della morte. Non mi spaventano le defezioni. Mi angustiano, invece, le persone che non pensano, che sono in balia degli eventi. Vorrei individui pensanti. Questo è importante. Solo allora si porrà la questione se siano credenti o no."

"Non sempre la religiosità coincide con il bene. C’è una religiosità debole, vaga, quasi indistinta, che tende a coincidere con il vitalismo: direi con l’estasi, con l’ebbrezza: lì allignano le sette."

"Per pienezza di vita, intendo che ciascuno sia veramente se stesso, giungendo alla unificazione con sè, e alla comunione con il mondo. La meta è che ognuno possa giungere alla pace con sé e con il mondo, alla pace con la vita."

"La chiusura aprioristica della Chiesa e delle religioni, di fronte agli inevitabili cambiamenti legati al progresso della scienza e della tecnica, non è mai stata di grande utilità."

“I peccati sono numerosi, ma il vero peccato del mondo è l’ingiustizia e la disuguaglianza. Gesù disse che il regno di Dio sarà dei poveri e dei deboli, degli esclusi e che la missione della Chiesa è stare vicino a loro.”

“Ogni uomo può escludere esplicitamente ogni riferimento al divino nell’intimo della sua coscienza e al contempo vivere nel modo più autentico, cioè servendo il bene, la giustizia.”

“A volte molti non credenti sono più vicini a noi che molti finti devoti: loro non lo sanno, ma il Signore si!”

“Cercare Dio con sincerità e pronti a dargli noi stessi è molto più importante di una esteriore professione di appartenenza religiosa.”


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