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Cosa sono i Beni Comuni?

I Beni Comuni sono quei beni, materiali e immateriali, che cittadini ed amministratori ritengono importanti per il benessere individuale e collettivo, per l’esercizio dei diritti fondamentali della persona e che sono di interesse per le generazioni future.

Ultima modifica 17 maggio 2024

Un bene comune può essere individuato in un luogo fisico, localizzabile su una mappa e in questo caso si parla di bene comune materiale. Ad esempio: 

  • un giardino
  • un muro
  • una scuola
  • una piazza
  • un edificio di valore storico

Ma esistono anche beni intangibili che non si riassumono con un'attività di cura svolta in un determinato luogo e in questo caso si parla di beni comuni immateriali. Rientrano in questa categoria una serie di azioni e pratiche come: 

  • l’erogazione di servizi (es. pulizia delle strade della città etc.)
  • la valorizzazione di un elemento identitario del territorio (la sua storia, cultura, lingua/dialetto etc.) o della società (l’antirazzismo, la lotta all’emergenza climatica etc.).
  • i beni comuni digitali (es. dati, informazioni, contenuti digitali prodotti dalla comunità)

Cosa hanno in comune beni materiali e beni immateriali?
I beni comuni, sia materiali che immateriali:

  • sono il frutto di un'alleanza tra cittadini e Amministrazione pubblica
  • hanno una comunità che li cura e li gestisce con la stessa passione con cui si prenderebbe cura delle proprie case o dei propri giardini
  • sono aperti e democratici: sono a beneficio di tutti (non solo del gruppo di cittadini o l’organizzazione che se ne occupa)

I patti di collaborazione
Il patto di collaborazione è lo strumento che si utilizza per definire gli obiettivi, le azioni, le responsabilità delle parti coinvolte nel percorso di cura del bene comune.
In altre parole, è l’ accordo tra cittadini attivi e il Comune.
Il patto è uno strumento bidirezionale: da un lato l’Amministrazione valuta le proposte che arrivano dai cittadini attivi e dall’altro può essa stessa individuare delle aree di particolare interesse pubblico e promuovere delle manifestazioni d’interesse.

Chi sono i cittadini attivi?
Sono tutti i soggetti, singoli e associati (gruppi strutturati e non) che si rendono disponibili – per periodi di tempo definiti - ad individuare, curare e gestire un bene comune.
I cittadini attivi possono essere:

  • Singoli cittadini
  • Gruppi informali: raggruppamenti di cittadini (vicini di casa, persone con una passione in comune ecc.)
  • Organizzazioni: gruppi organizzati con forme giuridiche riconosciute (associazioni, cooperative, imprese etc.)

Che tipo di proposta posso avanzare?
Le azioni che si possono portare avanti nell’ambito dei beni comuni sono di due categorie:

  • azioni di cura, ovvero interventi volti alla protezione, alla conservazione e alla manutenzione che garantiscono una migliore fruibilità e qualità del bene comune
  • azioni di rigenerazione, che stanno ad indicare interventi più complessi di gestione condivisa, recupero, trasformazione dei beni comuni

Generalmente, a queste due categorie di azioni corrispondono due tipologie di patti: il patto ordinario e il patto complesso . Il primo ha come oggetto interventi di cura di modesta entità. Il secondo si riferisce a beni comuni di elevato valore storico e culturale o con dimensioni economiche significative. Ne consegue una maggiore complessità dell’iter procedimentale, in cui è coinvolto anche il livello politico (giunta comunale).

VADEMECUM_Amministrazione_condivisa_2022,
Esempi_di_beni_comuni_immateriali 


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